Per molti i bellissimi mezzi scafi in legni pregiati in bella mostra nelle sedi dei Circoli Nautici o nei Musei del Mare sono solamente dei begli oggetti, ed anzi qualcuno si chiede come mai ci sia solo mezzo scafo o manchino tutti dettagli quali oblo e alberi.
In realtà per secoli le barche sono state costruite in qualche modo “a occhio” sulla base dell’esperienza dei costruttori. Quando i costruttori, o Maestri d’Ascia, hanno cominciato a cercare modi più efficaci ed efficienti di progettare nuovi modelli, si è iniziato a sviluppare la tecnica dei mezzi scafi come strumento di costruzione navale.
Un Maestro d’Ascia, oltre ad essere un costruttore di barche ha anche una profonda conoscenza del mare e del modo in cui comporta una imbarcazione in certe condizioni di mare e di carico.
Questo bagaglio di conoscenze gli permette di disegnare la linea dell’imbarcazione a secondo dell’uso cui è destinata: più o meno affusolata a seconda che si voglia privilegiare la velocità o la capacità di carico , con la prua più o meno pronunciata a seconda che si voglia privilegiare le capacità di manovra o il mantenimento della rotta, e così via.
Ciò detto, perché modellare solo mezzo scafo? Perché le leggi dell’idrodinamica impongono che per navigare diritta e sicura, la chiglia di una imbarcazione sia perfettamente simmetrica rispetto alla sezione trasversale (con la sola eccezione delle Gondole) pena una manovrabilità compromessa o anche peggio.
E’ quindi evidente che se si progetta un mezzo scafo longitudinale e si estrapolano le linee di costruzione per un lato, le linee di costruzione per l’altro lato non dovranno che essere speculari alle prime. Semplice e senza computer.
Nei suoi progetti Giancarlo Cerulli ha sempre utilizzato questa tecnica di sviluppo e oggi si è attivato per rilanciarla anche nell’era del CAD (computer Aided design).
Giancarlo ha infatti avviato il progetto per la riproduzione artigianale in legno dei mezzi scafi di tutti i modelli progettati nei suoi cinquanta anni di carriera; ciascun mezzo scafo è corredato dalla proiezione su carta dei piani di costruzione.